Giorgia Donini, Interior Designer: "Arredare non è solo una questione estetica, ma un gesto che parla di benessere, funzionalità ed emozioni"
Tutela immobili ha intervistato Giorgia Donini, Interior Designer e Fondatrice di MeM, un hub di professionisti che crede fortemente che lo spazio possa incidere in modo decisivo sul benessere psicofisico di chi lo vive. È consulente colore ed è abilitata alla somministrazione del test dei colori del Prof. Lüscher. Con una laurea in lingue e civiltà orientali, si occupa anche di project management, marketing e comunicazione.
Il colore, la luce naturale, i materiali e gli arredi caratterizzano un ambiente e impattano fortemente sulle emozioni e sulla qualità della vita di chi lo vive. In particolare il colore riveste un ruolo centrale, dal momento che gli stimoli che recepiamo attraverso il canale visivo agiscono sul nostro organismo dando luogo a reazioni fisiologiche e psicologiche.
In quale modo, attraverso colore ed arredi, è possibile creare spazi capaci di migliorare la qualità della vita?
"Colore e arredi, se scelti con consapevolezza, possono accompagnare le nostre abitudini, sostenere i nostri ritmi e rafforzare il senso di identità tra noi e la casa. Per esempio, un ingresso ordinato e luminoso ci accoglie e ci fa sentire subito a nostro agio; una camera da letto con toni rilassanti e materiali naturali può favorire un sonno più profondo. Arredare non è solo una questione estetica, ma un gesto che parla di benessere, funzionalità ed emozioni".
Come i colori influenzano la percezione degli spazi?
"I colori hanno un impatto profondo sulla percezione degli ambienti: possono far sembrare uno spazio più ampio o più raccolto, più luminoso o più intimo. Ma non si tratta solo di effetto ottico: il colore agisce anche a livello emotivo, modificando in modo significativo il nostro sentire. Sappiamo che i toni caldi, ad esempio, possono trasmettere accoglienza e convivialità, mentre colori freddi e neutri possono favorire concentrazione e rilassamento. Una casa progettata con una giusta armonia cromatica non solo "funziona" visivamente, ma ci fa sentire meglio ogni giorno".
In base alla Sua esperienza, quali caratteristiche ha una casa "rifugio"?
"Una casa "rifugio" è quella che ti assomiglia, che ti sostiene e ti rigenera. Non è detto che sia grande o perfetta, ma deve essere in grado di rispettare chi sei. Gli elementi chiave? La presenza della luce naturale, una distribuzione funzionale degli spazi, materiali che trasmettono calore e autenticità e angoli in cui rallentare, stare bene e ritrovare il proprio centro. Ristrutturare in chiave di benessere significa proprio questo: partire dalle persone, non solo dai muri".
In MeM (Mind - Emotion - Movement) particolare attenzione è riservata al Biophilic Design e alla creazione di spazi rigenerativi. Cosa si intende per Biophilic Design e quali sono i benefici della sua applicazione negli spazi abitativi?
"Il Biophilic Design è un approccio progettuale che si basa sul nostro legame innato con la natura. Integrare elementi naturali negli spazi domestici - come luce, ventilazione, materiali vivi (legno, pietra, piante) e colori ispirati al paesaggio - favorisce un miglioramento del benessere psicofisico. In casa questo si traduce in ambienti più rilassanti, stimolanti o equilibrati, in base all’uso e alle esigenze. Con il metodo MeM uniamo mente, emozione e movimento per progettare ambienti rigenerativi, cioè capaci non solo di ospitare la vita quotidiana, ma di migliorarla profondamente".
Per approfondire i contenuti dell’intervista, Tutela immobili ha organizzato due incontri con Giorgia Donini, clicca qui per maggiori dettagli.
Si ringrazia Giorgia Donini, fondatrice di MeM e formatrice.